ITINERARI ARCHEOLOGICI
ARPINO-ACROPOLI DI CIVITAVECCHIA E MURA CICLOPICHE
Civitavecchia fu, probabilmente , il nucleo originario del primitivo insediamento Volsco(popolo del VII-Vi sec. a.C), fondato per la necessità di difesa su un luogo alto e dirupato e poi circondato da possenti mura.
Infatti altri popoli italici, quali i Marsi e i Sanniti ne premevano e minacciavano la sicurezza e i beni.
La grandiosità di queste mura, ha suggerito alla fantasia popolare il nome di Mura Pelasgiche (in ricordo dei preellenici, mitici Pelasgi) o ciclopiche (i giganti omerici).
E’ però più giusto chiamare chiamare questo tipo di mura “poligonali” proprio per la forma che presentano gli enormi massi, sovrapposti l’uno sull’altro senza alcun legame di malta.
Le mura poligonali di Arpino dipartono da Civitavecchia all’altezza di 627metri, e scendono giù per il declivio fino ad abbracciare l’altra minore altura Civita falconara.
Esse non hanno fondazioni e sono costituite da enormi monoliti di puddinga del pleistocenico.
Le mura si estendevano in origine per 3km , ma oggi ne restano circa 1,5 km ed in alcuni punti si presenta inglobata nelle case.
ARPINO-ARCO A SESTO ACUTO
L’Arco a Sesto Acuto di Arpino, porta arcaica d’ingresso all’Acropoli, rievoca in maniera determinante il sistema costruttivo delle gallerie di Tirinto e Micene.
Questo prodigioso monumento risale al IV sec. a.C, è una porta megalitica unica al mondo per la sua forma, è alto 4,20 mentri ed è formato da blocchi sovrapposti che si restringono verso la cima, tagliati obliquamente sul lato interno.
In epoca medievale fu chiuso in un bastione semicircolare, ora per metà demolito.
AREA ARCHELOGICA DI AQVINVM – CASTROCIELO
Il primo insediamento abitativo è attribuito ai Volsci ed è datato tra il V e il IV sec. a.C., poi, come altri centri del Lazio meridionale fu municipio romano col nome di Aquinum, fiorente anche perché situato sulla importante via Latina. Le fonti storiche iniziano a parlare di Aquinum nel 211 a.C. durante la marcia di Annibale proprio lungo la Via Latina, a confermare il ruolo strategico che ha acquisito la posizione della città nelle comunicazioni nord-sud.
ALATRI-ACROPOLI CON LE MURA CICLOPICHE (Km 35)
Antica città Ernica fondata secondo la leggenda di saturno, è tra i centri ciociari più ricchi di storia.
Di grandissimo interesse l’ Acropoli (VI sec. a.C), uno dei più perfetti e meglio conservati complessi di mura ciclopiche esistenti in Italia.
Sulla sua sommità si leva la cattedrale con l’imponente facciata seicentesca.
Di notevole pregio artistico la chiesa di S.Maria degli Scolopi, il Palazzo Conti Gentili in stiel medievale, il Palazzo Gottifredo, costruzione gotica del XIII sec. sede del Museo Civico, la romatica chiesa di S.Francesco dai bellissimi affreschi quattrocenteschi e, fuori dalla città, la Badia di San Sebastiano del VIsecolo.
FERENTINO-ACROPOLI (Km 35)
Città Ernica di origine antichissima, conserva ancora ben visibile la cerchia di mura megalitiche lunga circa due chilometri con dodici porte .
Sovrasta la città l’antichissima e possente Acropoli in opera poligonale sul cui piazzale si erge il Duomo romanico dell’XI sec. ed il Vescovado del XIII sec. , poco lontano il Mercato romani di età repubblicana ed il Palazzo dei cavalieri Gaudenti.
Di particolare bellezza la chiesa di S.Maria Maggiore, primo esempio di architettura cistercense il Italia(1150) e la romanica Chiesa di Sant’Antonio Abate, che ha custodito per un periodo le spoglie di Papa Celestino V, di cui si conservala pietra tombale.